Dicembre 1

La regia del rientro alle attività in presenza nelle scuole ai Prefetti: un colpo mortale all’Autonomia scolastica

cabina di regiaLa regia del rientro alle attività in presenza nelle scuole ai Prefetti: un colpo mortale all’Autonomia scolastica
di Domenico Ciccone

Le ultime vicende della scuola italiana hanno mostrato i limiti del sistema di fronte alla crisi sociale dovuta alla pandemia da Sars- Cov 2. Era inevitabile, visto che la scuola italiana è stata, per quasi centocinquanta anni, governata dal modello organizzativo napoleonico-sabaudo, organizzato secondo il rigido modello della divisione amministrativa del territorio in province, con relativo affidamento delle stesse ad un funzionario posto alle dirette dipendenze del Governo. Continue reading

Novembre 28

Un vaccino contro l’ignoranza

contro ignoranzaUn vaccino contro l’ignoranza
di Gregorio Iannaccone

Il dibattito incessante, che da alcuni giorni ha come oggetto la scuola al tempo del covid, anziché contribuire a rendere più agevole ed efficiente il servizio di istruzione nel nostro Paese in questi giorni difficili e complessi, rischia di ampliare a dismisura lo stato confusionale che si sta attraversando.

Continua a mancare la saggezza antica, si scopre che gli statisti vanno pericolosamente esaurendosi… Si parla e sparla con estemporanea leggerezza, si accentuano le divisioni, si diffonde a macchia d’olio la mancanza di chiarezza che deriva sostanzialmente dal protagonismo esasperato ed esasperante dei vari soggetti che alla fine scaricano vicendevolmente le responsabilità. Continue reading

Novembre 26

Il quadrato virtuoso dell’istruzione/educazione

mandalaIl quadrato virtuoso dell’istruzione/educazione
Contributo per Consiglio Nazionale ANDIS 25.11.2020
di Eugenio Scardaccione

 << Gli insegnanti ideali sono quelli che si offrono come ponti verso la conoscenza ed invitano i loro studenti a servirsi di loro per compiere la traversata, poi a traversata compiuta, si ritirano soddisfatti ,incoraggiandoli a fabbricarsi da soli nuovi ponti >> (N.Kazantzakis)  

  In questo inedito, articolato e complesso periodo che stiamo vivendo dal marzo del 2020 siamo messi di fronte ad un’emergenza sanitaria che ha sconvolto il modo di vivere in tutte le parti del globo, ridefinendo il ruolo e la funzione decisiva della scuola minata dal Covid 19. Continue reading

Novembre 10

Il tempo che va, il tempo che viene, tra opportunità e coscienza.

campanella-thumbIl tempo che va, il tempo che viene, tra opportunità e coscienza
di Domenico Ciccone

La scuola dell’emergenza, della didattica digitale a distanza, quella delle aule virtuali, popolate da innumerevoli alunni beatamente eterei, nascosti dietro ad un nickname, con la telecamera spenta e la linea che va e viene, spesso a piacimento, ha provocato una nostalgia inguaribile per la scuola che c’era prima. Sì proprio quella che a stento utilizzava le LIM e rigettava sistematicamente ogni novità, sempre percepita come foriera di sciagure psicopedagogiche, generata da forze malefiche, da respingere senza discutere. Continue reading

Novembre 8

Riflessioni sui dirigenti scolastici

 

riflessioniRiflessioni sui dirigenti scolastici
di Stefano Stefanel

                L’emergenza coronavirus ha fatto scoprire all’opinione pubblica, ai mass media, ai social, ai genitori e forse anche agli studenti la figura del dirigente scolastico, ritenuto, probabilmente, prima del Covid 19 una figura di contorno, non sempre fondamentale per la vita della scuola. Da febbraio a tutti è stato chiaro che senza i dirigenti scolastici la scuola non sarebbe potuta andare avanti e non sarebbe riuscita a  organizzarsi neppure nelle minime incombenze. Continue reading

Novembre 6

La porta accostata

doorLa porta accostata
di Benedetta Rostan

È da un po’ che la scuola, come il Romanzo in prosimetro di Petronio, è capovolta. Le si chiede di essere inclusiva, sicura, efficiente, efficace e trasparente, modello ed esempio di sopravvivenza, baluardo di civiltà, garante dei diritti sanciti dalla Costituzione ma è stata capovolta e svuotata.

Di fronte ad una pandemia che ha smascherato una politica atavica miope, la scuola capovolta ha retto ad uno scossone, ha perso qualche pezzo: i banchi biposto, le suppellettili storiche, è stato svuotato l’ultimo cassetto con dentro i verbali scritti a penna in bella e ordinata  grafia.  Continue reading

Novembre 5

Su un trauma di lunga durata

Su un trauma di lunga durata
di Piervincenzo Di Terlizzi

 

A partire dalla fine di febbraio, le scuole italiane hanno lavorato sotto la stretta urgenza imposta dalla diffusione del Covid-19. Possiamo, ad oggi, individuare -anche nei modi con i quali ci siamo raccontati l’evolvere delle cose- quattro fasi:

  1. a) la gestione dell’emergenza, con l’attivazione, prima, delle forme di didattica e distanza e, poi, delle modalità di conclusione dell’anno scolastico;
  2. b) il lavoro di preparazione estiva per il ritorno in classe di settembre, basato soprattutto sulla definizione di spazi, movimenti, contingentamento dei contatti;
  3. c) l’attività delle prime settimane, all’insegna dell’effettiva realizzazione delle misure sopra indicate;
  4. d) da ultimo, per ora nelle scuole del secondo ciclo, il ritorno, variamente definito, alla didattica a distanza.

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Novembre 3

Che cos’è un classico? Spunti per una ri/lettura di “Cinque chiavi per il futuro”

Gardner2Che cos’è un classico?
Spunti per una ri/lettura di “Cinque chiavi per il futuro”
di Rossella De Luca

“D’un classico”, sosteneva Calvino, “ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima”. Un classico è, infatti, “un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”, un testo che travalica il tempo in cui è stato scritto per approdare, con il passare del tempo, a nuove dimensioni, a nuove chiavi di lettura, magari persino a intenzioni diverse da quelle dello stesso autore, quasi in una sorta di eterogenesi dei fini, di conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali. Continue reading

Ottobre 22

Ubuntu: la partita dell’integrazione si apre a scuola

ubundoUbuntu: la partita dell’integrazione si apre a scuola
di Rossella De Luca

Nella filosofia e nella cultura dell’Africa sub-Sahariana è presente un concetto che si definisce UBUNTU: è uno dei concetti fondanti del movimento di rinascita che vuol far fiorire il continente africano pur tra le tante difficoltà, è la credenza in un legame di condivisione che unisce tutta l’umanità. Il termine deriva dalla voce “bantu”, traducibile letteralmente con “umanità”, che è composta dalla radice -ntu (umano) e dal prefisso dei nomi astratti, ubu-. Continue reading