Riprendo qui la dibattuta questione dei nuovi poteri del Dirigente Scolastico (DS) per cercare di cogliere e capire il modello organizzativo a cui la loro attribuzione sembra ispirarsi. Quello che si capisce abbastanza chiaramente nel testo di riforma è l’orientamento a superare il modello partecipativo dei Decreti delegati del ‘74 (gli OO.CC.), per molti versi obsoleto e comunque non in grado di garantire un governo efficace delle nostre scuole. E questo perché il livello di complessità e di problematicità è enormemente cresciuto in questi ultimi decenni e richiede più adeguati assetti organizzativi. Continue reading
Sostegno: come ti vorrei…
Sostegno: come ti vorrei…
di Giancarlo Cerini
Idee a confronto sul futuro del sostegno
Confronto appassionato e partecipato il 18 giugno scorso al Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna sul futuro della figura del docente di sostegno. Sede prestigiosa, relatori puntuali, associazioni (dei docenti e dei genitori) fortemente coinvolte. Posizioni, ovviamente differenziate. Il tema è all’ordine del giorno: deve cambiare il profilo dell’insegnante specializzato, come lo conosciamo da ormai 40 anni (in pratica dalla legge 517 del 1977)? Continue reading
“Contenuto fragile: maneggiare con cura” Lettera aperta al premier Renzi e alla ministra Giannini
“Contenuto fragile:maneggiare con cura”
Lettera aperta al premier Renzi e alla ministra Giannini
di Cinzia Mion
Sono una dirigente scolastica in pensione e non riesco più a stare zitta rispetto alla diatriba sulla “buona scuola”, sfuggita di mano secondo me ai sindacati, che hanno scatenato il Movimento- ed ora non riescono più a governarlo per tema di farsi sorpassare dalle frange più estremiste – ma anche sfuggita di mano a voi che vi stavate intestardendo, incalzati dalla frenesia di concludere e mettere una bandierina anche sulla scuola senza più spazi e tempi di ascolto autentico e riflessione attenta. (Ora però spero che ci stiate ripensando). Continue reading
Qualche considerazione sul nuovo ddl e sul clima nelle scuole
Qualche considerazione sul nuovo ddl e sul clima nelle scuole
di Antonio Valentino
Per una valutazione del testo di riforma approvato alla Camera – avendo l’occhio sui lavori parlamentari di questi giorni – bisognerebbe sempre tenere presente lo stato della nostra scuola, che è quello che è. Chi ci vive e ci lavora e guarda alle tante energie svilite, ai risultati scadenti, alla demotivazione diffusa e sempre crescente, all’autoreferenzialità e all’individualismo prevalente – che sono l’esatto contrario di in’idea di scuola come “comunità di pratiche” che vorremmo costruire – non può che diffidare dell’orgia di parole che continua ancora a dominare la scena e che prospetta, apocalitticamente, future divisioni nella categoria (che notoriamente, ora, si coordina e coopera sempre all’unisono), perdita di tutele e diritti, trionfo dell’aziendalismo a scuola, e via drammatizzando; e disegna vasti scenari a tinte fosche (vedere l’ultima nota, apparsa su fb, del neo apprendista stregone Corradino Mineo). Continue reading
Ancora sui voti numerici
Ancora sui voti numerici
di Cinzia Mion
Questo testo continua una serie di interventi apparsi negli ultimi tempi intorno alla problematica dell’abolizione dei voti numerici nella scuola del primo ciclo. Sono rimasta stupita dalle resistenze che qualcuno dimostra nei confronti della proposta che, a tantissimi insegnanti, appare invece logica e naturale.
Provo perciò con il presente contributo ad intaccare queste difese. Continue reading
Ancora tre o quattro cose di Buona Scuola
Ancora tre o quattro cose di Buona Scuola
di Nicola Puttilli
1- Ogni inizio di anno scolastico è paragonabile a un piccolo percorso di guerra. C’è sempre qualche posto da titolare da coprire, ma non ci sono mai le graduatorie utili per nominare i supplenti giusti in via definitiva e comincia la via crucis dei contratti cosiddetti ex art. 40 “…in attesa di avente diritto”. E l’avente diritto arriva dopo due o tre mesi dall’inizio della scuola, dopo che, a volte, sulla stessa classe si sono avvicendati anche tre o quattro supplenti. Continue reading
Per un riordino complessivo del sistema educativo di istruzione
Per un riordino complessivo del sistema educativo di istruzione
di Maurizio Tiriticco
Nelle 135 pagine della “Buona scuola” non ho letto nulla di ciò che veramente sarebbe opportuno fare, ovviamente secondo cadenze temporali da definire, per un rinnovamento sostanziale del nostro “SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE”. Con tale espressione, infatti, ministri di sinistra e di destra (leggi 30/2000 e 53/2003) hanno voluto ridefinire unitariamente i percorsi di istruzione cosiddetta “generalista”, di competenza dello Stato, e quelli dell’“istruzione e formazione professionale”, di competenza delle Regioni (come si evince dal Titolo V della Costituzione). Continue reading
Sulla valutazione e sull’abolizione del voto numerico
Sulla valutazione e sull’abolizione del voto numerico
di Cinzia Mion
Con il presente contributo mi inserisco nel dibattito intorno all’abolizione del voto numerico alla scuola del primo ciclo, sulla valutazione e dintorni. Continue reading
La Buona scuola: l’ottimismo della ragione non è di casa, risposta ad Aldo Tropea
La Buona scuola: l’ottimismo della ragione non è di casa, risposta ad Aldo Tropea
di Maurizio Tiriticco
Caro Aldo! Io da questo governo, “nostro”, eletto da noi, di sinistra, oltre il 40% dei voti alle europee, non mi sarei mai aspettato una bufala grossa così! Sono anni che conduciamo una battaglia o, se vuoi, un discorso” sulla scuola, che va in una certa direzione, quella avviata da Berlinguer e da De Mauro – con tutti i suoi limiti – centrata su un riordino complessivo dell’intero sistema educativo di ISTRUZIONE e FORMAZIONE: discorso che, del resto, ha anche caratterizzato le iniziative di ministri di centro destra, Moratti e Gelmini, piene di limiti, e che con il “nostro” governo avremmo dovuto correggere, ma… Invece è uscita quella preoccupante Buona scuola, scritta da chi e perché… MA CHI GLIELO HA CHIESTO!!! Continue reading