Il nostro Codice Etico
A.N.Di.S.
Codice etico dei dirigenti scolastici delle scuole autonome
1. L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici, in coerenza con la propria specificità associativa, con la cultura
e l’impegno civile che la contraddistinguono, ha posto alla base della propria attività un’ampia riflessione
sull’etica pubblica ed ha elaborato il Codice Etico del Dirigente scolastico.
2. L’A.N.DI.S. si fonda su una forte istanza etica, politica e culturale di valorizzazione del ruolo del Dirigente
scolastico cui spetta la responsabilità della scuola come principale e specifica agenzia pubblica formativa
statale.
3. Su questo piano l’ A.N.DI.S. profonde un impegno che va oltre l’etica delle figure dirigenziali nei settori
pubblici, in quanto il dirigente scolastico è preposto ad una istituzione che, per dettato esplicito della legge,
deve formare le giovani generazioni alla cittadinanza responsabile e solidale.
4. Il Dirigente scolastico si pone come professionista riflessivo, in quanto la competenza tecnica non è sufficiente
ad affrontare dubbi, dilemmi e conflitti di valore che il paradigma della complessità fa emergere. Cura
particolarmente la funzione di guida, di orientamento, di coordinamento degli sforzi per il bene comune, anche
mediante la qualità della comunicazione e delle relazioni, l’imparzialità e la correttezza.
5. Il Dirigente scolastico si attiva per costruire la comunità professionale dei docenti che, utilizzando tutte le
azioni socialmente orientate (scambio di informazioni, esperienze, saperi, aiuti), promuove l’innovazione senza
resistenze pregiudiziali; realizza compiutamente la leadership diffusa; sostiene il cambiamento reale del lavoro
d’aula; contribuisce alla creazione del capitale sociale, favorendo relazioni positive tra scuola, famiglia, Enti
Locali, imprese, associazioni del territorio.
6. I principi etici delineati in questo Codice non costituiscono una compiuta tavola di comportamenti, ma
intendono ispirare l’azione professionale e la riflessività del Dirigente scolastico, impegnato non solo a
garantire la legittimità degli atti amministrativi ma anche la migliore formazione delle giovani generazioni alla
cittadinanza attiva, responsabile e solidale.
7. La sottoscrizione del presente Codice costituisce condizione essenziale di adesione all’A.N.D.I.S.
L’idea di scuola
8. Il Dirigente scolastico esplica una funzione fondamentale per la piena attuazione dell’autonomia, intesa come
erogazione diretta e partecipata del servizio di istruzione, formazione ed orientamento in relazione ai bisogni e
alle aspettative dei cittadini.
9. La sua azione è orientata a garantire il diritto degli studenti ad una istruzione di qualità, al rispetto, alla
maturazione e valorizzazione dell’ identità, compresa quella di genere.
10. La particolare natura del servizio scolastico richiede al Dirigente l’assunzione piena e responsabile della
leadership educativa affinché l’azione formativa della scuola sia pedagogicamente orientata verso i fini
istituzionali.
11. In questa prospettiva ogni scuola costituisce un’ importante risorsa del territorio perché, con il ricco tessuto di
relazioni che essa riesce a costruire, impegna tutti gli attori – ciascuno nella propria autonomia – a un processo
di co-evoluzione, anche nella prospettiva di accompagnare il sistema-paese nelle difficili sfide della
competizione globale.
12. La scuola ha la responsabilità di orientare le giovani generazioni ai principi ed ai valori sanciti dalla
Costituzione e dalle Carte Internazionali dei Diritti ed in particolare:
‐ all’esercizio della cittadinanza attiva;
‐ all’interazione con la pluralità delle culture;
‐ alla disponibilità al cambiamento;
‐ all’uso eticamente consapevole delle nuove tecnologie, sempre più pervasive nella società odierna;
‐ all’etica della cura come esercizio di responsabilità verso sé,l’altro,l’ambiente;
‐ all’attenzione verso la salute del pianeta
assi fondamentali di un’educazione attenta al presente e orientata al futuro.
13. La scuola ha la responsabilità di trasmettere attraverso “comportamenti esemplari” i principi riferiti all’etica
pubblica essenziali per costruire il senso di cittadinanza. Perseguire il bene comune significa contemperare il
criterio della convenienza individuale con la costruzione dell’interesse della collettività.
Titolo 1 – L’azione dirigenziale nella scuola – Principi generali
14. Il Dirigente scolastico è il primo garante dei diritti del cittadino studente al rispetto della sua persona e alla
prestazione educativa e formativa più elevata possibile, adeguata ai bisogni di ciascuno.
15. Il Dirigente scolastico assicura le condizioni per l’esercizio della libertà d’insegnamento nella dimensione
individuale e collettiva, consapevole che lo studente è il vero “titolare” del diritto ad un insegnamento libero da
condizionamenti culturali, politici e ideologici.
16. Il Dirigente scolastico, allo scopo di promuovere il successo formativo per tutti, sollecita, anche attraverso la
ricerca e la sperimentazione, lo sviluppo delle strategie metodologiche, didattiche e organizzative per rendere
diversificato e individualizzato l’insegnamento.
17. Il Dirigente scolastico valorizza tutte le energie reali e potenziali che il territorio può esprimere, affinché possa
realizzarsi, nel reciproco interesse, la più solida e produttiva interazione e collaborazione tra scuola,
amministrazioni locali, organizzazioni sociali, culturali e politiche e mondo del lavoro.
18. Il Dirigente scolastico, responsabile della gestione unitaria dell’istituzione scolastica, promuove i processi di
condivisione di orientamenti ideali e di comportamenti professionali, organizzando e valorizzando le risorse
umane assegnate, in modo da garantire la qualità del servizio pubblico.
19. Il Dirigente scolastico ottimizza l’impiego dei mezzi, delle dotazioni e delle risorse materiali a disposizione
della scuola, allo scopo di perseguire obiettivi di efficienza, di efficacia e di equità del servizio.
20. Il Dirigente scolastico garantisce il ruolo della scuola come istituzione pubblica, luogo di riflessione aperta e
pluralista, attenta al confronto con le famiglie senza privilegiare alcun punto di vista o gruppo sociale .
21. Il Dirigente scolastico cura la propria professionalità, conserva e accresce con l’aggiornamento, la formazione
e la riflessione sulle esperienze – sia individualmente sia con i colleghi – il patrimonio professionale proprio e
di tutta la categoria.
22. Il Dirigente scolastico esercita in piena autonomia i poteri di gestione e di attuazione tutelando il servizio e
l’istituzione al di là delle proprie opinioni politiche, religiose o sindacali che possano comportare violazioni al
principio di imparzialità e di laicità.
23. Il Dirigente scolastico sostiene la cultura della valutazione formativa e la partecipazione responsabile e
propositiva alle rilevazioni esterne, finalizzate al miglioramento del servizio d’istruzione. Il Dirigente
promuove l’implementazione di un efficace sistema di autovalutazione, nel quale la rendicontazione e il
bilancio sociale rappresentano lo strumento per rendere trasparenti le scelte operate, le risorse impiegate, gli
esiti conseguiti, le azioni di miglioramento da porre in essere. Nell’ottica del superamento
dell’autoreferenzialità assume particolare valore il contributo del dirigente per la propria valutazione e per
quella dei docenti.
24. Il Dirigente scolastico, in quanto dirigente pubblico, garantisce che la propria azione sia caratterizzata dai
principi che sono a fondamento della Pubblica Amministrazione, promuovendo il miglioramento continuo dei
servizi erogati e la partecipazione attiva dei cittadini ai processi decisionali e alla vita democratica.
Titolo 2 – L’azione dirigenziale nella scuola – Principi specifici nei rapporti interni ed esterni
25. Il Dirigente scolastico instaura con gli studenti, le loro famiglie e con tutto il personale della scuola, rapporti
leali e corretti, dà informazioni tempestive, affronta e gestisce i conflitti, crea le condizioni migliori per
l’esercizio dei rispettivi diritti, assume decisioni imparziali e trasparenti e garantisce la riservatezza. Svolge il
proprio ruolo con pieno rispetto di quello altrui, agisce riconoscendo la dignità delle funzioni degli altri
operatori, assicura loro le condizioni per esplicarle al meglio e ne valorizza le professionalità, anche
promuovendo e facilitando la formazione e l’aggiornamento.
26. Il Dirigente scolastico pone attenzione a ciò che si verifica nell’ambito dell’istituzione a lui affidata per poterne
assumere la responsabilità e spiegarne le ragioni. Esamina tempestivamente le osservazioni, le proposte e gli
eventuali reclami provenienti dagli utenti, vagliandone la congruenza e assumendo i provvedimenti necessari a
migliorare il servizio.
27. Il Dirigente scolastico offre una costante disponibilità all’ascolto nei confronti di operatori, famiglie e
studenti. Pone particolare attenzione ed opera affinché all’interno della scuola e dell’ufficio regni un clima
positivo di serenità e di reciproca collaborazione.
28. Il Dirigente scolastico assicura alle formazioni sociali e ai gruppi portatori di interessi l’esercizio dei diritti e
delle facoltà riconosciute dalla normativa, senza discriminazione alcuna.
29. Il Dirigente scolastico, nell’esercizio dell’attività negoziale, agisce in piena autonomia, indipendenza ed
imparzialità nei confronti delle imprese e delle organizzazioni economiche destinatarie o fornitrici di beni e
servizi.
30. Il Dirigente scolastico svolge la propria attività con l’impegno necessario al raggiungimento dei risultati attesi;
nell’ambito della propria autonomia professionale, fornisce corretti e trasparenti elementi all’Amministrazione
scolastica, anche per evidenziare eventuali carenze e inadeguatezze che a suo avviso potrebbero
compromettere la qualità del servizio scolastico.
31. Il Dirigente scolastico promuove ogni forma di collaborazione, accordo e integrazione con altri enti e soggetti
del territorio , allo scopo di concorrere al buon funzionamento di tutta la pubblica amministrazione e al
raggiungimento dei più alti livelli di qualità del servizio.