Giugno 2

Modeste proposte per prevenire

covid 19 kids at school Modeste proposte per prevenire
di Stefano Stefanel

             L’emergenza coronavirus non permette di vedere con chiarezza come sarà il futuro, sia quello immediato pre-vaccino, sia quello lontano post-vaccino. Alcuni concetti però si sono chiariti, di là da qualsiasi previsione si potesse fare durante la fase pre-pandemica. Riguardano punti cardine della scuola italiana, ma anche della vita sociale e richiedono un’attenta ed equilibrata progettazione per entrare a pieno titolo nel mondo scolastico. Continue reading

Maggio 3

Innovazione. Didattica. Valutazione

 

byod-policy-blog-1-1280x720Innovazione. Didattica. Valutazione
di Stefano Stefanel

         La scuola italiana è entrata dentro un’emergenza pandemica di carattere mondiale e ha dovuto accelerare sull’innovazione didattica e metodologica molto al di là di quanto avrebbero permesso le forze presenti nel sistema dell’istruzione italiano. E’, dunque, importante comprendere come l’innovazione richiesta dalla Didattica a distanza, dalla Valutazione senza possibilità di bocciatura o di sospensione del giudizio, dalle ipotesi che si susseguono di giorno in giorno senza piani di attuazione strutturali che riguardino l’edilizia e la connettività, sia entrata a regime, senza alcun periodo di sperimentazione. Inoltre non c’è stato neppure alcun precedente “stress test”, che abbia potuto permettere di verificare lo stato dell’arte in una situazione senza eguali. Continue reading

Aprile 27

Una proposta per la Scuola del rientro

valutazione2Una proposta per la Scuola del rientro
di Vincenzo Caico

Sono il dirigente scolastico del Liceo Buonarroti di Monfalcone, una città che rappresenta il cuore di uno dei distretti industriali più importanti del Nordest, legato ai cantieri navali e dell’economia del mare. Il mio Liceo è frequentato sia da studenti provenienti dalla borghesia colta locale, sia da studenti nuovi arrivati in Italia insieme alle loro famiglie alla ricerca di condizioni di vita migliori.

I nostri studenti sono mediamente responsabili e impegnati, gli insegnanti sono preparati e disponibili al cambiamento. In occasione di questo periodo di emergenza epidemiologica abbiamo attivato subito la didattica a distanza grazie a strumenti digitali, come la Google Suite, che utilizzavamo già da tempo sia per la didattica che per l’organizzazione generale della scuola. Continue reading

Aprile 19

Ora guardiamo al futuro

looking-to-the-futureOra guardiamo al futuro.
di Gregorio Iannaccone

E fu così che senza preavviso un popolo di santi (anche se la specie è in via di esaurimento per carenza di vocazioni), poeti (schiera sempre più fitta su Facebook) e di navigatori (chiusi nei porti per le roboanti ordinanze di governatori d’assalto) è diventato un popolo di esperti in pandemie…

Nessuna telefonata può iniziare e concludersi senza un’analisi approfondita delle statistiche giornaliere, su morti, guariti, proiezioni, ipotesi di uscita dalle abitazioni, di box di plexiglass tra gli ombrelloni sulle spiagge assolate… Continue reading

Aprile 6

Pillole pedagogiche

diet_pills (1)Pillole pedagogiche
di Maurizio Tiriticco

In questo triste periodo del tutti a casa e dell’insegnamento a distanza, non è male riandare a quanto illustri pedagogisti ci hanno ricordato anni fa.

PREMESSA – “L’atto di imparare o di studiare è artificiale e inefficace nella misura in cui agli allievi viene semplicemente assegnata una lezione da imparare. Lo studio è efficace nella misura in cui l’allievo capisce il ruolo che la verità numerica di cui si occupa ricopre in relazione alla messa a profitto di attività a cui è interessato. Questo legame di un oggetto e di un argomento con la promozione di un’attività tendente ad un fine, è la prima e l’ultima parola di una teoria genuina dell’interesse nell’educazione”. Continue reading

Aprile 3

Apprendere a distanza

online-learning-1-1046x588Apprendere a distanza
di Maurizio Tiriticco

Oggi si fa un gran parlare di didattica a distanza! Cosa assolutamente nuova per la scuola italiana, ma assolutamente “vecchia” per chi si occupa di ISTRUZIONE e, volendo, anche di FORMAZIONE ed EDUCAZIONE, che, comunque, sono “cose” diverse. Ricordo, ad esempio, che materiali di istruzione a distanza furono prodotti nei primi anni di vita dell’Unione Sovietica, quando occorreva trasformare – e rapidamente – un Paese di tradizione agricola in un Paese industriale! Continue reading

Aprile 1

Per dopo

Per dopo
before-after-search-command-760x400di Piervincenzo Di Terlizzi

La lista delle parole chiave che le scuole italiane usano, in queste ultime settimane, è, come ogni giorno constatiamo, nuova e imprevista, anche se sullo sfondo di molte di esse stanno questioni non nuove, che ora però hanno trovato uno sviluppo inatteso. Vorrei provare qui a sintetizzare alcune coppie di parole opposte tra loro, per delineare quello che esperimento come il perimetro lessicale e concettuale del mio mondo lavorativo ai tempi del Covid-19. Continue reading

Marzo 28

 

didatticadigitaleAlcune note sulla didattica a distanza
di Stefano Stefanel

         La Didattica a distanza è una Didattica digitale e dunque in questo momento (iniziato improvvisamente, ma destinato a durare a lungo) è l’unica possibile. Dopo una fase iniziale di entusiasmo, alimentato di chi si è esposto a sostenere che la Didattica a distanza poteva sostituire quella in presenza, si sta passando a una sorta di dubbio collettivo, alimentato da voci sempre più persistenti di studenti stremati, famiglie oberate e crisi di nervi in arrivo. Il Ministero fa bene a temporeggiare sulle così dette “promozioni di massa” che poco piacciono ai tifosi della selezione, ma una cosa è certa: sono gli studenti più deboli, svogliati, assenteisti che hanno maggior bisogno della Didattica in presenza, cioè della “vecchia scuola”. Continue reading

Marzo 20

robinsonDall’esilio
di Piervincenzo Di Terlizzi

Gli spazi sono vuoti, le telefonate deviate su un cellulare, i server collegati a firewall per il lavoro agile; oppure, al massimo, in qualche stanza si trova lo stringato numero di persone che garantisce quello che, con un’espressione che ha in sé il sapore dell’ossimoro, è chiamato contingente minimo.

La scuola –tutta la scuola italiana- si è spostata altrove, per circostanze esterne ed eccezionali: la scuola è dunque fuori dal suo suolo usuale, è in esilio. Continue reading