Carissime! Carissimi! Grazie di essere così numerosi qui a Laceno per discutere di pedagogia, piuttosto che stare al mare ad abbronzarvi! Mi piace ricordare una riflessione di Carlo Cattaneo, tratta da “I problemi dello Stato italiano”. E’ un’ottima cosa il fatto che “i maestri e le maestre, chiuso il loro annuale corso d’insegnamento, vengono chiamati alla volta loro a imparare. Parte dell’anno insegnano; parte dell’anno imparano ciò che debbono insegnare. E così, d’anno in anno, questi veri padri e queste vere madri del popolo salgono d’un gradino la scala; e con loro sale tutto il popolo”.
Sviluppo professionale e qualità della formazione in servizio
SVILUPPO PROFESSIONALE E QUALITA’ DELLA FORMAZIONE IN SERVIZIO
“Nessun sistema scolastico può essere migliore della qualità dei suoi insegnanti”
di Rossella De Luca
Riaprire il discorso della professionalità all’interno della scuola non è mai stato cosa semplice, ma appare del tutto evidente quanto oggi questa scelta sia avvertita sempre più come necessaria, oltre che dal livello politico e sindacale, anche dagli stessi operatori della scuola, al fine di contrastare il rischio di ulteriore erosione della credibilità e della considerazione sociale, di essere percepiti come travet, come esponenti del basso ceto impiegatizio, tanto miseri nell’aspetto quanto monotoni nelle abitudini di vita e di lavoro, attenti più alla difesa dei propri “privilegi” che all’interesse generale del Paese: il riconoscimento di impegni e merito degli insegnanti, in termini quantitativi e qualitativi, richiede il rispetto di alcune condizioni tipiche della scuola, intesa quale ambiente di apprendimento e di promozione culturale, caratterizzato da essenziali relazioni sociali e collaborative. Continue reading